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- a cura del Prof. Giuseppe Sica
utilità
ricerca intervento circa gli atti di disposizione del proprio corpo
GLI ATTI DI DISPOZIONE DEL PROPRIO CORPO
QUALE OGGETTO DEL PROCESSO CULTURALE E COMUNICATIVO
tra le generazioni e/o le comunità
Il caso di…
INDICE
PRESENTAZIONE
Capitolo 1 - GLI ATTI DI DISPOSIZIONE DEL PROPRIO CORPO
1.0 Il concetto di corpo come punto di riferimento degli atti di
disposizione : il significato dell’articolo 5 c.c. e il limite generale della leicità
1.1 Sessualità e riproduzione
1.1.1 La fecondazione assistita
1.1.2 L’aborto
1.1.3 La sterilizzazione volontaria
1.1.4 Il transesualismo
1.1.5 La sperimentazione clinica dei farmaci
1.2 I trapianti tra viventi
1.2.1 Il fegato
1.2.2 Il sangue
1.2.3 Il midollo osseo
1.2.4 Il rene
1.3 I trapianti da cadavere
1.3.1 L’accertamento della morte e la disciplina dei
trapianti
1.3.2 I lineamenti della nuova disciplina: il consenso ed il silenzio assenso informato
1.4 ll testamento biologico
1.4.1 L’eutanasia
1.4.2 La sepoltura
1.4.3 La cremazione
Capitolo 2 - LE ASSOCIAZIONI DI RIFERIMENTO
2.1 L’Aido
2.2 L’Avis
2.3 La Socrem
Capitolo 3 – IL CASO STUDIO
3.1 Caratteristiche territoriali
3.2 La popolazione di riferimento
3.3 Metodo di campionamento
3.4 Il questionario
3.5 Analisi dell’indagine
Capitolo 4 - CONCLUSIONI
Capitolo 5 - APPENDICE
Lettera del dr. Vittorio Gustinucci alle So.crem della regione Toscana
Proposta di organizzazione delle attività 2007-2012
Capitolo 6 - BIBLIOGRAFIA RAGIONATA
6.1 Articolo 5 c.c. e legislazione atti di disposizione del proprio corpo
6.2 Sessualità e riproduzione
6.3 Trapianti tra viventi
6.4 Trapianti da cadavere
6.5 Il consenso informato
6.6 ll testamento biologico
6.6.1 L’eutanasia
6.6.2 La sepoltura
6.6.3 La cremazione
6.6.3.1 Per un approfondimento storico
6.6.3.2 Per le problematiche evidenziate dai media
6.6.3.3 Per un approfondimento legislativo
6.6.3.4 Per i moduli con cui esprimere le dichiarazioni di
volontà
PRESENTAZIONE
L’argomento del presente lavoro sono gli atti di disposizione del proprio corpo quali processi culturali e comunicativi tra le generazioni e/o le comunità .
Il lavoro è suddiviso in più capitoli.
Nel primo, sono descritti gli atti di disposizione del proprio corpo, secondo un ordine cronologico del ciclo di vita, dalla fecondazione artificiale fino alla disposizione delle proprie spoglie mortali.
Questa prima parte ci permette di avere un’idea più chiara del quadro concettuale in cui contestualmente ciascun atto si colloca.
Nel secondo capitolo si tende a collocare gli atti in associazioni che ne fanno oggetto di proselitismo e/o di catechizzazione in-formativamente, al fine di entrare in modo più concreto nelle situazioni analizzate nella prima parte.
Il terzo capitolo riguarda la ricerca intervento nel merito dell’oggetto, ossia il percorso culturale e comunicativo attraverso le generazioni e/o le comunità a proposito dei valori circa gli atti di disposizione del proprio corpo.
Dopo le Conclusioni si trova l’appendice quale sede per quella documentazione rilevante senza un originario copyright.
In fine è presente una contestuale bibliografia ragionata.
6.6.3 Bibliografia ragionata sulla Cremazione
6.6.3.1 Per un approfondimento storico
. GESTRI, LORENZO, ottobre 2001, Le ceneri di Pisa, storia della cremazione, l’associazionismo nelle lotte per l’igiene e la sanità (1882-1939), Nistri-Lischi, editore, Pisa, pp.312
6.6.3.2 Per le problematiche evidenziate dai media
A.A.V.V., settembre 2005, Editoriale confini, anno XI, n.,3, pp.31
CAPITANI, GIAN LORENZO, Il si della Chiesa alla cremazione, La Repubblica, sabato 12 novembre 2005, p. 18
GUBBINI, CINZIA, PACS, polemica teodem sul caro estinto,Il manifesto, politica e società,giovedì 11 gennaio 2007, p. 5.
PRIERI, PAOLO, Perché non vengono applicate le norme sulla cremazione?, La repubblica, Il venerdi della repubblica, 9 dicembre 2005
6.6.3.3 Per un approfondimento legislativo
Decreto PdR 10/9/’90 n. 285, La cremazione nel Regolamento di polizia mortuaria
L.R. 31/5/’04 n. 29, Affidamento, conservazione, e dispersione delle ceneri derivanti dalla cremazione dei defunti.
L. 30/3/’01 n. 130, Disposizione in materia di cremazione e dispersione delle ceneri.
Regolamento generale della società pisana per la cremazione
Regolamento relativo a cremazione, affidamento, conservazione e dispersione delle ceneri derivanti dalla cremazione dei defunti
Statuto della Società per la cremazione, Ente Morale D.P.R. 26/06/1975, n. 498, NISTRI-LISCHI 2005
6.6.3.4 Per i moduli con cui esprimere le dichiarazioni di volontà
Domanda di ammissione a Socio (So.crem)