La particolarità dell'Ippoterapia consiste in una Interdisciplinarietà indispensabile per un certo percorso formativo, e per gli operatori e per i bambini, determinando, tuttavia, una serie di difficoltà sia per la sua costituzione di "Disciplina" autonoma sia per la sua collocazione all'interno di una specifica area (medicina, medicina dello sport, riabilitazione, pedagogia, sport, assistenza, attivit� ludica, tempo libero).
Quest'attività, infatti, acquista un suo significato, solo, all�interno di una rete, come parte integrante di un progetto che consente l'individuazione dei bisogni di un bambino �difficile�, concorrendo alla sua Formazione e Trasformazione in una persona che, in un certo qual modo, sia capace di autosostenersi. Sia capace, cio�, di dipendere sempre meno nelle attivit� quotidiane dagli altri, di inserirsi in un cotesto lavorativo, di prendere coscienza delle proprie capacit�.
L�interdisciplinariet�, vedendo coinvolte diverse figure professionali, si manifesta attraverso la compartecipazione di operatori �tecnici�, quali medici (neuropsichiatri, psichiatri, fisiatri), ippoterapisti, istruttori, psicologi, ma anche di altri operatori quali la famiglia, gli assistenti sociali, e in alcuni casi le scuole. In questo modo, ciascuno elemento Inter-agendo apporta informazioni e notizie su diversi fronti (medico, relazionale, dell�apprendimento), svolge un ruolo importante nella scelta del programma pi� adatto ad ogni singolo bambino che, per carattere, per problematicit�, � �unico�.
Ed � esattamente durante la scelta del programma, durante le riunioni del gruppo di lavoro che ogni, singolo, specifico e proprio Sapere diviene patrimonio di tutta l��quipe attraverso un inter-scambio di idee, informazioni, modalit� di approccio diverse. Si comprende, allora, tutto il valore positivo di circolarit�, di arricchimento di risorse racchiuso nel suffisso �Inter� (Sapere Fare Interdisciplinare).
E� necessario, quindi, che gli operatori, attraverso un percorso formativo adatto, siano pronti e preparati ad affrontare qualsiasi tipo di esigenze, sia che esse arrivino dalle famiglie, dai bambini o ragazzi, sia che nascano da esigenze degli stessi colleghi. Siano pronti, cio�, a porre in chiave �Interdisciplinare� il loro sapere.
Il solo confronto periodico, circolare e non gerarchico, tra gli operatori in campo, la famiglia e la comunit� scientifica rende possibile individuare, realmente, la metodologia pi� adeguata da applicare a quel singolo individuo, e i punti lacunosi o deficitari da colmare. Allora il temine �quipe non individua solo il Sapere di un gruppo di persone specializzate singolarmente in una determinata disciplina. Significa molto di pi�.
E� la realizzazione di un continuo aggiornamento su nuove metodologie applicative, la scoperta di un nuovo modo di creare la terapia attraverso anche percorsi paralleli a quello prettamente ippoterapico, come pu� essere la creazione di laboratori.
Conoscere, approfondire e perchè integrare l'Ippoterapia in senso stretto con altre attivit� comporta da parte degli operatori una maggiore conoscenza delle modalità di percezione dell�esterno dei ritmi e reazioni dei bambini determinando un tipo di Riabilitazione più completa e meno settoriale.
In collaborazione con Dott.ssa Martina Pulcrano
Sica G., 1994, Dalla salute alla creatività, estratto da Operazione futuro, atti del convegno curato dal Comitato italiano UNICEF, c/o SEU, Pisa, pp. 40-4.