L'umanità universale sembra, anche secondo la metodica delle scienze sociali e/o proprio a causa di queste ultime, tendere a caratterizzarsi per la ricerca nel [dover e/o poter] fare, e/o nel pensare di [dover e/o poter] fare, insieme.

Anche noi, come uno "dei piccoli insetti che vivono solo poche ore" , navighiamo con questa percezione.

Tempo fa pensavamo: come la Formica o come la Cicala?
Anche la Cicala fa qualcosa cantando e non fa niente e sembra, a noi, godersela nell'hic et nunc più della Formica .

Un fatto che, sempre secondo la nostra percezione, è stato sperimentato, è che produce più benessere la scoperta delle diversità piuttosto che ricercarne delle divisioni: meglio è, quindi, produrre tra loro, le diversità, una Rete, magari, che ne rispetti lo spazio temporale e gruppale di messa in onda comunicativa, al fine di prevenire dei rigetti a causa di un'operazione autoritaria e/o autoautoritaria.

Assumiamo il lavoro, quale valore, come la realizzazione umana e non come la sua punizione cioè quale disvalore: lavorare insieme, quindi, in Rete , realizza di più.

Qulasiasi lavoro produce anche altro, eventualmente, imprevisto: ogni obiettivo ha il suo centro e la sua periferia e viceversa.
Il maiale è la parafrasi che serve ad esemplificare qualcosa di cui si può non buttare nulla, anche se individualmente qualcosa non ci piace, ma per tutti vi è qualcosa che può piacere.
Proporzionalmente, rispetto al numero di componenti, si fa una spesa alimentare più abbondante in un nucleo familiare più grande rispetto ad uno più piccolo, perché vi possono [e/o si proietta che vi possono] essere più imprevisti, che realmente capitano quando, appunto, mangiando, e bevendo, viene l'appetito se si è in più e viene la voglia di scambiarsi gli inviti, cioè di mettersi in collegamento, con altri, magari, chi lo sa, su un altro non ancora conosciuto Pianeta, in Rete.

Anche il Lavoro è un obiettivo con le sue ricadute, eventualmente, impreviste sull'Ambiente.

Occorre che queste ricadute trovino lo spazio temporale, come l'acqua del mare, per una sua canalizzazione spazio temporale abbondante e non fangosamente come una sorta di autogol ambientale generazionale. Potremmo cambiare Pianeta ma non faremmo molta storia nella nostra vita di poche ore di un giorno (e poi il nostro ex Pianeta mal ambientato rimarrebbe come possibile fonte di inquinamento universale), anche perché, su questa strada pochi si sono evoluti e rimarremmo da soli, nella scarsità: meglio insieme con il benessere .

I valori vanno rispettati nel loro intra ed inter relazionarsi secondo uno spazio temporale che insieme, in gruppo, in Rete di Gruppi possiamo drenare canalizzandoli e/o ricanalizzandoli attraverso il veicolo dei più eterogeneamente ma consapevolmente

sani.