Seminari - Stages - Tirocini di formazione

per lo sviluppo circa le conoscenze delle abilità relazionali

apprendendo dalle relazioni stesse

in Dinamica di Gruppo

 

L'obiettivo di rendere integrabile la competenza professionale si raggiunge per ciascun individuo attraverso tre fasi interattive:

  1. IL SAPERE, cioè la conoscenza teorica della propria disciplina scientifica che si è acquisita, che si arricchisce grazie all'evolversi dell'esperienza professionale e si accresce mediante corsi di aggiornamento;
  2. IL SAPER FARE, cioè la competenza per l'applicazione produttiva che si acquisisce mediante la pratica professionale e con l'ausilio di corsi di addestramento;
  3. IL SAPER ESSERE, cioè la presa di coscienza del proprio modo di essere, del proprio carattere, quale risorsa importante da investire nello svolgimento della propria attività e in generale nella propria vita: la formazione

Mentre il livello del Sapere e del Saper Fare richiedono una volontà razionale della persona, per il Saper Essere occorre una motivazione anche soggettiva. Nelle diverse professioni la proporzione di conoscenza teorica, capacità pratica e conoscenza di sé come risorsa può variare: quanto maggiore è il rapporto con il pubblico, "gli altri", tanto maggiore è l'importanza del saper essere. In tutte le professioni che comportano una forte componente di relazionalità di comunicazione umana è importante acquisire una maggiore consapevolezza di sé ed utilizzare tale conoscenza come una risorsa da valorizzare. Questo riguarda in modo particolare le professioni di aiuto, in cui l'operatore si mette in gioco in prima persona nella relazione con l'altro, correndo un forte rischio di stress, cioè di trovarsi in una situazione in cui può anche non accorgersi che la pressione esercitata su di lui dalla richiesta di aiuto è superiore alle risorse che ritiene di avere a disposizione per farvi fronte in quel momento ed in quel luogo.
La presente proposta si va a collocare nell'ambito del Saper Essere, visto, quindi, come uno degli aspetti che compongono la personale competenza professionale, quello che entra in gioco sempre, in tutti i momenti della nostra vita, sul cui palcoscenico ci presentiamo, oltre che con la nostra conoscenza teorica e capacità operativa, e prima ancora di queste, come una persona che entra in relazione con altre, che comunica con le parole e ancor di più con il linguaggio non verbale.
L'obiettivo è quello di capire qualcosa di più su di sé, mediante il confronto all'interno di una relazione intensa e continuativa con un gruppo di persone, sul proprio modo di relazionarsi e di prendere parte alle dinamiche che possono svilupparsi nel contesto di una pluralità sconosciuta. La proposta si articola attraverso diverse modalità di utilizzo del gruppo, la Maratona, il Training-Group (T-Group), il gruppo ad indirizzo Gruppoanalitico (GA-Group), dinamica di gruppo in contesto Naturista.

La Maratona è un gruppo d'incontro che usa molti mezzi per far riappropriare i partecipanti delle sensazioni corporee, le emozioni, i sentimenti (rabbia, affetto, tristezza, nostalgia, aggressività, gioia, ecc.) che spesso rimangono celati dentro la corazza della persona, finché emerge il disturbo ed il disagio.
Le tecniche usate (analisi bioenergetica, psicodramma, centering, meditazione dinamica, rebirthing, drammautogeno) possono essere utili a molti operatori (anche quali volontari) per la loro attività professionale e tenderanno ad evidenziare come ognuno comunica con se stesso e con gli altri, confrontandosi sulle proprie potenzialità creative e ri-creative. Le stimolazioni di riferimento possono essere così sintetizzate:

Superego tra paradossi e controregole

  1. cerca di fare tutto quello che temi
  2. abbi il coraggio di sentire la paura
  3. rispettati e rispetta gli altri
  4. non mettere ostacoli nella comunicazione
  5. concentrati a fare una cosa per volta
  6. parla per te
  7. cerca di esprimere tutto quello che senti
  8. lascia morire le storie vecchie che ti mortificano
  9. vivi il qui ed ora con tutto il cuore
  10. impara a dire addio entrando da padrone nel tuo futuro

Il T-Group (Lewin K. 1947) ed il GA-Group (Foulkes 1949) si prospettano tuttora come le più efficaci forma di apprendimento nell'ambito delle relazioni ed sono un laboratorio di dinamiche di gruppo.

Il T-Group si basa sulla conduzione non direttiva di piccoli gruppi da parte di un trainer e di un osservatore (entrambi, preferenzialmente, non già conosciuti con altri ruoli dagli stessi partecipanti), con l'obiettivo di facilitarne la libera comunicazione creativa e restituendo l'apprendimento al gruppo stesso.
Il conduttore GA-Group è un pari tra pari cioè considera ogni componente del gruppo, se stesso compreso, su un livello di reciprocità e di parità avendo come unico compito quello di garantire la democrazia e la libertà di comunicazione, utilizzando le proprie competenze per aiutare il gruppo a superare i frequenti impasses in cui si viene a trovare.

Sia nel T-Group che nel GA-Group si tratta di un apprendimento esperenziale: i partecipanti vengono posti in una condizione in cui l'unico compito è quello di passare un definito periodo di tempo insieme in una data ubicazione. Ciascuno si mette in campo con tutto il proprio bagaglio - quello che ogni partecipante già sa, sa fare, sa essere - ma gli effetti che si producono non dipendono solo da questo, altrimenti sarebbe possibile prevederli facendo prima un'analisi psicologica dei singoli che compongono il gruppo, ed invece sono imprevedibili e variabili da gruppo a gruppo e anche all'interno dello stesso gruppo in momenti diversi.
Negli interventi gruppali non si acquisiscono conoscenze nuove, in senso cognitivo, ma cambia il funzionamento psichico in seguito all'interazione tra soggetto e ambiente. Per Lewin come per Foulkes, infatti, la persona P non è pensabile senza l'ambiente A che chiama ambiente psicologico; per compiere quindi uno studio psicologico si deve prima fare un'indagine sociologica: se l'aggressività di un bambino è una qualità dell'ambiente non si dovrà agire solo sul bambino, ma anche sull'ambiente.

C = f (P, A): Il comportamento della persona è funzione della persona e del proprio ambiente.

L'apprendimento avviene quindi attraverso i fenomeni che accadono all'interno del gruppo nella contemporaneità piuttosto che attraverso informazioni ed esperienze esterne.
Il fine, cioè il risultato dell'esperienza, è aperto nel senso che ogni individuo elabora e trae le conclusioni che lo riguardano personalmente.
Per il T-Group le risorse a disposizione all'interno di ogni gruppo sono:

A partire da questi elementi si sviluppano delle dinamiche, di cui ogni partecipante prende progressivamente consapevolezza: l'intimità e l'apertura tra le persone, l'autorità, la comunicazione, la leadership, i processi decisionali.

Il T-Group è uno strumento che aiuta a prendere coscienza delle proprie risorse relazionali e a riconoscere e valorizzare la diversità degli altri.

Per il GA-Group la risorsa consiste nella intrinseca capacità del gruppo e la conseguente ricchezza relazionale prodotta, collegata alla circolarità fra intrapsichico e interpersonale. Nella rete gruppale, ciascuno riconosce e fa uso delle proprie capacità, acquisendo altresì maggiori abilità ed elasticità di pensiero; le risorse diventano dinamiche (beni relazionali) e vengono indirizzate a migliorare e moltiplicare le connessioni tra le persone in modo da integrarsi anche con le potenzialità altrui.
Per il GA-Group le risorse a disposizione sono:

La Proposta si rivolge a tutti coloro che, nell'intenzione di svolgere un'attività, anche di volontariato, desiderano acquisire una maggiore consapevolezza delle dinamiche che regolano la convivenza sociale organizzata.

L'attività, magari prevedibile per un'integrazione [prima e/o dopo] con un corso di aggiornamento e/o di addestramento, si può articolare in una serie di incontri della durata minima di 3 giorni per i quali si richiede una partecipazione residenziale e continuata.

E' opportuno costituire dei gruppi il più possibile eterogenei per cui la prossima proposta di formazione relazionale verrà qui immessa una volta raggiunto il numero minimo di prenotazioni da parte di partecipanti motivati, quindi dopo aver monitorato un gradimento in rapporto con l'ipotesi della motivazione di coloro che intendono prenotarsi.

 

Bibliografia e filmografia

Non è indispensabile aver letto questi libri e visto questi films, essi possono essere utili per approfondire il tema del gruppo:

M. Ambrosini Il profumo delle parole, Bologna, Esculapio, 1995

L. Amovilli Imparare a imparare, Bologna, Patron, 1995

Appley_Winder T.Group and Therapy Group in changing Society, N.Y. Wiley, 1964

L. Ancona, P.A.Achille Comportamenti e tecniche di gruppo, Milano, Etas 1979

G. Contessa e altri Il T.G., Milano, CLUP, 1988

F. Forsyte Groups Dynamics, London Academic Press, 1990

P. G. Gabassi T. Group, Milano, F.Angeli, 1992

K. Lewin (1951) Teoria e sperimentazione in Psicologia sociale, Bologna, Il Mulino, 1972

G. Marocci Inventare l'organizzazione, Roma, ed. di psicologia, 1995

H. M. Ruitenbeek Le terapie nudistiche di gruppo in Le nuove terapie di gruppo, Roma, Astrolabio, 1972, pp. 133-43

G. Sica La Formazione nell'emergenza, Pisa, A. Vallerini, 1997

E. Spaltro Gruppi e cambiamento, Milano, Etas, 1969

E. Spaltro Pluralità, Bologna, Patron, 1985

E. Spaltro Buon Lavoro, Roma, Edizioni Lavoro, 1996

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Gatto nero, gatto bianco, (E. Kusturica)

Train de vie, (R. Milhaileanu)

Ronin, (J. Frankenheimer)

Ballando a Lughnasa, (P. O'Connor)

Mediterraneo, (G. Salvatores)

Il signore delle mosche, (P. Brook)

Gioventù bruciata, (N. Ray)

I magnifici sette, (J. Sturges)

Interiors, (W. Allen)

Il grande freddo, (L. Kadsan)

L'attimo fuggente, (P. Weir)

Mary per sempre, (M.Risi)

Storie di ragazzi e ragazze, (P. Avati)

L'angelo sterminatore, (L. Bunuel)

Natale in casa Cupiello, (E. De Filippo)

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