L'ippoterapia, quale disciplina tra le scienze motorie, ha anch'essa fatto verificare che qualsiasi risultato, anche per i casi più squisitamente somatici e/o psichici, dipende dal vissuto e/o dalla motivazione del soggetto cavaliere nell'interrelazione con il vissuto e/o la motivazione del cavallo stesso impiegato, non solo nel cavalcarlo.

 

I più abili e sani cavalieri hanno instaurato una soggettiva interrelazione comunicativa con il cavallo, in pratica conoscono e sono riconosciuti dal cavallo: è, ormai, un fondamento etologico di chi armonicamente addestra - o meglio si addestra per – un cavallo.

 

Il cavalcare oltre ad essere un sano rapporto psicosomatico, attraverso una complessità di ritmi ed oscillazioni, è prioritariamente un rapporto comunicativo.

 

L'occuparsi professionalmente di tale rapporto psicosomatico necessita di una verificabile integrabilità professionale, attraverso la necessaria eterogeneità delle competenze in un'équipe interdisciplinare preposta alla riabilitazione attraverso il mezzo del cavallo: occorre, quindi, saper lavorare in gruppo.

 

 

Diagramma interrelazionale di un'équipe R. E. nella T. M. C.